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Per un tuo sguardo
attraverserei gli universi
affronterei ogni drago
ed interi eserciti non porterebbero
la paura nel mio cuore.

Se dovessi andare nelle viscere della terra
per portarti un sorriso
lo farei.

Se dovessi attraversare spazi infiniti
per vedere luce nei tuoi occhi
lo farei,
se dovessi entrare nel buio
per allontanare  ogni paura nel tuo cuore
lo farei,
se dovessi piantare intere foreste,
per garantirti ogni respiro,
lo farei,
se dovessi camminare senza sosta
per raggiungere  i tuoi occhi
e vederli lucidi dalla commozione,
lo farei
se dovessi espandermi
per proteggere il tuo sentire
lo farei
se dovessi stare nel vuoto,
per vincere la tua paura di non essere,
lo farei,
se dovessi guardare nel nulla,
nell’oscura notte dell’oblio,
per portarti nel risveglio
lo farei.

Infine perderei la mia identità
per fondermi nell’Essere che ci abita
e così sentire quell’Amore
che palpita in ogni espressione della realtà.

Un perdersi
per ritrovarti nella realtà originaria,
per sentirti nell’essenza della vita,
per fiorire ogni giorno,
per donare luce in ogni istante,
per vivere tutto in un respiro
senza, alcuna alienazione,
lasciando che la Grazia
esprima la bellezza
e da questa bellezza rigenerare il mondo,
rigenerare il mio tessuto corporeo
per riscoprire il senso di questo mio vivere
lontano dalla sofferenza
da quelle sofferenze inutili
che testimoniano
l’assenza
il dominio di mondi sconnessi
dove il disordine e lo sgomento regnano.

Dal mio mondo,  4 agosto 2019

Una poesia nata durante la pratica della Mindfulness che esprime emozioni e sentimenti sorti nell’esercizio della consapevolezza.

Giuseppe Reale 

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